Analisi dei rischi: come capire di cosa abbiamo bisogno per assicurarci dagli eventi imprevisti

Introduzione

E se chi ti suggerisse che ci sono dei rischi importanti da coprire nella tua vita non vendesse polizze, ti fideresti?

Nella gestione delle nostre finanze diamo spesso molto peso alla parte di investimenti e spesso dimentichiamo o trascuriamo la sfera della gestione dei rischi. Come ogni buona impresa anche privati e famiglie avrebbero bisogno di una analisi di gestione dei rischi. Una valutazione semplice, ma fondamentale per capire come proteggersi dagli eventi negativi che potrebbero avere un impatto disastroso sull’economia familiare.

Perché fare un’analisi dei rischi?

Nel mondo assicurativo generalmente si valuta che l’opportunità di assicurare un rischio dovrebbe essere tanto maggiore quanto minore è la frequenza di manifestazione dell’evento negativo e tanto maggiore il suo impatto sulla nostra vita o sul nostro patrimonio.

In tali casi infatti, da un lato avremmo un costo sostanzialmente basso dell’assicurazione e dall’altro una tutela economica qualora l’evento negativo, sebbene molto raro e pertanto foriero di minori costi di assicurazione, si verifichi.

Alcuni esempi di rischi tipici che rientrano in questo ambito sono ad esempio l’assicurazione di responsabilità civile verso terzi, per danni che potremmo provocare a terze persone. Questi ultimi potrebbero essere davvero ingenti, immaginiamo il caso di un minore che colpisce una signora anziana in bici causandole lesioni gravi o i costi di una tubatura rotta che allaga l’appartamento di sotto. Generalmente il costo di questo tipo di assicurazione è davvero modesto perché la frequenza degli eventi assicurati è relativamente molto bassa.

Un altro esempio è quello sulla vita, in particolare per soggetti giovani. La probabilità di decesso è molto bassa ma l’impatto sulla famiglia potrebbe essere disastroso in particolare in presenza di figli minori o di unico soggetto generatore di reddito familiare.

Quali aree dovremmo coprire?

Le aree principali da considerare sono le seguenti:

  • Patrimonio,
  • Vita,
  • Salute.
Il patrimonio

Nell’ambito dell’analisi dello stato patrimoniale, che è uno dei primi step di una corretta pianificazione finanziaria, emergono le aree in cui sono concentrate la maggior parte delle attività. In genere la componente immobiliare è quella che costituisce una fetta rilevante soprattutto in Italia. Ecco, in questo caso considerare un’assicurazione incendio, scoppio e calamità naturali per la prima casa o per altre proprietà immobiliari di valore merita un approfondimento. In generale non sarà necessario assicurare l’intero valore commerciale, bensì il valore di ricostruzione che si può considerare (chiaramente con molte variabili e distinguo) nell’ordine del 30% / 40% del valore commerciale. Questo tipo di assicurazione consente di proteggere uno dei beni fisici principali del nostro patrimonio e non va sottovalutata. Generalmente per chi ha un mutuo attivo dovrebbe essere presente, ma potrebbe avere valori decrescenti a copertura del solo mutuo residuo e pertanto anche qualora attiva va valutata attentamente.

Un rischio sempre relativo alla sfera patrimoniale può essere legato alla professione che svolgiamo. Per questo ambito esistono le RC professionali. La valutazione del rischio dipende molto dal tipo di professione e sul mercato si possono trovare diverse soluzioni. E’ importante verificare le clausole per essere certi che coprano i rischi specifici derivanti dalla nostra professione. Alcune RC professionali ad esempio coprono il rischio derivante dalla conduzione dei locali di imprese, ma non da conseguenze su terzi delle stesse attività professionali al di fuori dei locali. Occorre quindi occorre molta attenzione per calibrare bene il prodotto sulle nostre esigenze.

La vita

La premorienza può avere chiaramente effetti disastrosi sulla vita dei nostri familiari o da chi dipende da noi. Il rischio di premorienza in termini economici può variare significativamente in base a diversi fattori che dovrebbero essere considerati in un’analisi dei rischi, tra cui indichiamo ad esempio:

  • Il tenore di vita familiare da mantenere post evento,
  • I redditi degli altri componenti del nucleo familiare da tutelare,
  • Le eventuali pensioni di reversibilità o risarcitorie erogate dagli enti di previdenza sociale (INPS) o di assicurazione (INAIL),
  • La fiscalità che varia a seconda dell’ente erogatore,
  • Il patrimonio complessivo a disposizione del nucleo familiare.

Tutte queste variabili influenzano significativamente la valutazione economica del rischio di premorienza e di conseguenza l’ammontare che ha senso assicurare per coprire tale rischio. Si tratta di un’area sensibile in cui potrebbero subentrare aspetti emotivi, quindi è sempre meglio farsi aiutare da professionisti possibilmente indipendenti per trovare la soluzione migliore.

La salute

Spesso è un’area a cui si presta meno attenzione, anche se le statistiche rivelano che a quaranta anni la probabilità di rimanere gravemente disabile è tre volte più alta di quella di decedere.

Quando parliamo di salute ci riferiamo in particolare modo al rischio di una disabilità temporanea o permanente che possa compromettere in modo significativo o totale la capacità di generare reddito e, al contempo, far aumentare i costi familiari a causa di maggiori spese mediche. Come per il rischio sulla vita anche qui le variabili da considerare per la quantificazione del rischio sono molto simili:

  • Il tenore di vita familiare da mantenere post evento, considerando eventuali spese mediche extra,
  • La capacità residua del soggetto di generare un reddito parziale,
  • I redditi degli altri componenti del nucleo familiare da tutelare,
  • Le eventuali pensioni di invalidità o inabilità erogate dagli enti di previdenza sociale (INPS) o di assicurazione (INAIL). Queste ultime cambiano a seconda che l’invalidità sia o meno superiore ai due terzi con scarti anche significativi ed importi generalmente ridotti se l’evento invalidante è dovuto da causa non da lavoro,
  • La fiscalità che varia a seconda dell’ente erogatore,
  • Il patrimonio complessivo a disposizione del nucleo familiare.

Al fine di evitare sorprese è molto importante a mio avviso non badare ad offerte scontate di compagnie poco note, ma utilizzare compagnie affidabili sperando di limitare la possibilità di eventuali contenziosi qualora l’esigenza risarcitoria dovesse manifestarsi.

Ai rischi legati all’invalidità o inabilità si potrebbero considerare anche quelli legati all’esigenze di prestazioni sanitarie che subentrano in seguito al manifestarsi di patologie non invalidanti durante il loro decorso, ma che potrebbero però causare importanti esborsi economici qualora non ci si rivolga al servizio pubblico. Quest’area del rischio salute può essere piuttosto soggettiva e dipende anche dal desiderio di utilizzare il servizio sanitario pubblico o invece puntare sul servizio privato con costi ben superiori, in tal caso rendendo una copertura di questo rischio decisamente più opportuna.

Scelte consapevoli

Dalle analisi delle varie aree dove sono presenti i maggiori rischi dovrebbero emergere gli elementi informativi utili a confrontarci con il nostro consulente assicurativo sulle migliori scelte da fare. E’ importante ricordare che investimenti e assicurazioni sono due cose diverse ed è meglio tenerle separate in quanto hanno funzioni ben distinte. Tenere separati investimenti ed assicurazioni consente inoltre di capire meglio i costi associati agli strumenti che utilizziamo.

La valutazione dei rischi ci aiuta anche a comprendere quale ammontare dovremmo assicurare per coprirci dai rischi più rari ma più impattanti sul nostro patrimonio. Questo ammontare dipende molto anche dal nostro patrimonio complessivo, che emerge dalla redazione del bilancio familiare. Ne parliamo in questo articolo Finanza personale: come e perché creare il proprio bilancio personale – Semplice Investire.

Attenzione ad eventuali conflitti di interessi con agenti assicurativi, che in funzione del loro modello di remunerazione, potrebbero proporre importi da assicurare maggiori di quelli necessari, anche solo perché non considerano il vostro patrimonio complessivo.

Evitare assicurazioni che mixano obiettivi assicurativi e previdenziali con obiettivi di investimento. Ciò conduce a maggiori costi e commissioni da evitare ricordando la separazione tra obiettivi di protezione e tutto il resto per cui esistono strumenti più appropriati.

Conclusione e spoiler

L’analisi dei rischi personali e familiari è una pietra miliare della pianificazione finanziaria. Coperti i rischi principali si può davvero vivere più serenamente con la consapevolezza di avere un ombrello per le imprevedibili giornate di pioggia.

Nel prossimo articolo parleremo degli investimenti, uno dei pilastri della pianificazione finanziaria ma come visto non necessariamente il più importante.